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TikTok è davvero un modello da seguire?

In pochi ci avrebbero scommesso durante i primi mesi del suo esordio, eppure oggi Tik Tok conta oltre 1 miliardo di utenti attivi al mese ed è attualmente il terzo polo social del mondo dopo Facebook (2.9 miliardi di utenti attivi mensili), Youtube e Instagram (che contano entrambi 2 miliardi di utenti attivi al mese).

Nel bene o nel male, l’importante è che se ne parli. Tik Tok è sicuramente il fenomeno del momento.

Non a caso, anche chi non utilizza l’app ne è direttamente o indirettamente colpito, tant’è che oggi si parla addirittura di “TikTokizzazione di Internet”, data la sua influenza sui servizi che costituiscono il mondo di internet odierno e soprattutto il nuovo modo di stare in rete.

In Italia l’app conta 5.4 milioni di utenti e sebbene sia utilizzata soprattutto dai teenager (il 41% è rappresentato dalla fascia d’età 16-24) il suo utilizzo sta facendo girare la testa anche agli adulti.

In passato abbiamo già analizzato la nascita di Tik Tok e fatto una previsione sui suoi potenziali sviluppi futuri, e adesso vogliamo concentrarci su un confronto statistico.

Come è cambiato TikTok dal suo arrivo in Italia ad oggi?

Nel 2020 la situazione relativa al suo utilizzo era questa:

Oggi invece i dati risultano essere questi:

Cambiamenti davvero considerevoli che hanno portato Tik Tok ad influire sulle vite dei suoi utilizzatori e sulle strategie adottate dai brand per avvicinarsi ad essi.

La piattaforma, nata per la condivisione di brevi video di 15 secondi girati con lo smartphone e accompagnati da musica è, infatti, presto diventata una vera e propria community di persone attive, uno spazio dove esprimere la propria creatività e il proprio estro.

Nel corso degli anni l’app ha ampliato le sue funzionalità estendendo i tempi di durata dei suoi video; prima ognuno di essi aveva una durata media tra i 15 e i 60 sec, poi si è passati ad un massimo di 3 minuti per video fino ad arrivare all’ultima versione, dove è possibile arrivare alla durata massimo di 10 min per ogni singolo video.

Questo cambio di rotta è dipeso principalmente dalla sempre crescente volontà di comunicare della nuova Generazione, che utilizza la propria voce per esprimere pensieri ed opinioni all’interno della community. Non a caso, uno degli elementi principali dell’app è rappresentato dalle interazioni e dai commenti sotto ad ogni video.

Vista da questa prospettiva, Tik Tok sembrerebbe star seguendo le orme di Youtube, ponendosi come puro intrattenimento audiovisivo che abbraccia ogni richiesta dell’utenza.

Come le aziende possono utilizzare TikTok per fare marketing.

All’inizio del 2019 TikTok ha rilasciato una versione beta per la creazione di annunci. Da allora, grandi marchi come Nike o Apple Music hanno utilizzato gli annunci TikTok per pubblicizzare i propri prodotti attraverso campagne uniche e accattivanti.

Ci sono diversi modi con cui i brand possono inserire TikTok nella loro strategia di comunicazione:

  • creare il proprio canale e caricare contenuti video in linea con il posizionamento;
  • lavorare con influencer e creators, per diffondere contenuti a un pubblico più ampio;
  • fare advertising direttamente su TikTok.

Un esempio di utilizzo della piattaforma da parte dei brand/aziende sono le Hashtag Challenge: sfide in cui il brand invita la community a creare video ispirati a quello da loro pubblicato, utilizzando un determinato topic e hashtag annessi in modo da essere facilmente riconoscibili.

Questa tipologia di approccio al cliente, per esempio, è stata messa in atto dal brand di abbigliamento cinese fast fashion Shein che ha lanciato una campagna di marketing con l’hashtag #Sheinhaul totalizzando più di 5 miliardi di views.

Tale progetto ha portato Shein ad essere oggi definito come “il Tik Tok degli E-commerce”: attraverso strategie di content marketing, infatti, il brand è stato in grado di nascere e crescere repentinamente tra i consumatori, intercettando le mode (in particolar modo quelle lanciate dalle influencer) e raccontandole attraverso l’app in modo ingaggiante e creativo, avvalendosi di musica in tendenza e creator affermati.

Un altro brand che ha utilizzato l’hashtag challenge è stato RayBan con #RayBanElevatorDance che ha utilizzato una traccia originale, una selezione di creator noti e una coreografia divertente per ottenere oltre 14,6 miliardi di visualizzazioni, oltre 3,2 milioni di nuovi video creati e un tasso di coinvolgimento del 14%.

Quali sono i formati pubblicitari disponibili?

I formati pubblicitari disponibili su TikTok sono rimasti pressoché invariati dalla data d’uscita della piattaforma modificando soltanto la durata dei video, nel corso dei vari aggiornamenti.

Quello più utilizzato è il formato In-Feed Native Video cioè video sponsorizzati che compaiono tra i contenuti organici e hanno durata massima di 60sec.

Per quanto riguarda i costi che possono avere queste sponsorizzazioni, essi si differenziano dalle piattaforme competitors. Prima del 2022 il valore minimo spendibile era 20 dollari al giorno, mentre ad oggi tale valore risulta diminuito e maggiormente allineato agli altri Social Network in termini di pricing, assestandosi su 5 euro al giorno (per l’Italia). Su Facebook o Instagram, invece, il prezzo parte da 1 euro al giorno per gruppo di inserzioni.

TikTok vs Instagram: edition 2k22

Se ci pensiamo, due anni rappresentano un tempo relativamente breve, eppure nel mondo Social gli aggiornamenti sono così costanti e repentini da farci considerare ciò che avveniva due anni fa come preistoria. 

Chi l’avrebbe mai detto: Instagram si sta sempre più avvicinando ai formati video di TikTok.

Nelle nostre precedenti analisi avevamo anticipato le principali affinità tra Instagram e TikTok ma nella prima piattaforma non erano ancora stati introdotti i formati reels che invece ad oggi rappresentano, sicuramente, uno dei formati principali e maggiormente apprezzati dagli utenti.

Inoltre, notizie degli ultimi mesi rivelano che sono in fase di sperimentazione aggiornamenti dell’app IG che daranno grande prevalenza al formato video piuttosto che alla fotografia, seguendo sempre più la scia di TikTok.

Perché questa scelta?

Sicuramente Il formato video regala dinamicità alla piattaforma ed incrementa il tasso di engagement, facendo immergere gli utenti all’interno di un’esperienza coinvolgente ed emozionante, in cui il tempo si ferma e lo scrolling diventa infinito. Non è certo una sorpresa, dunque, se tutte le scelte si stanno direzionando verso il formato 9:16.

Inoltre, c’è da considerare anche la concorrenza tra le piattaforme per accaparrarsi il maggior tempo di permanenza dell’utenza: dopo aver aggiornato l’app con l’aggiunta delle stories, anche lo storico Facebook ha deciso di introdurre la funzione Reels a marzo 2022 e Youtube ha iniziato a testare gli “shorts”, formati video dinamici di 15 sec a settembre 2021.

Tutto ciò a dimostrazione del fatto che, sebbene stiamo parlando di un’app di ultima generazione, Tik Tok sta iniziando a dettare le leggi del mercato e a trainare dietro di sé tutti gli altri social, data la sua estrema capacità di comprensione dei bisogni dell’utente.

Siamo sicuri che Tik Tok continuerà la sua scalata verso il successo nei prossimi tempi e introdurrà molte altre novità, come le Stories di 24h, introdotte di recente.

Se avete avuto il modo di conoscerci finora, sapete che Ribrain ha da sempre amato le sfide ed il continuo sperimentare: per questo motivo abbiamo aperto un canale Tik Tok che vi invitiamo a seguire qui https://www.tiktok.com/@ribrainstudio?is_from_webapp=1&sender_device=pc

Uno spazio all’interno del quale ci divertiamo a raccontare i nostri valori aziendali attraverso l’informazione e l’intrattenimento, mettendo al centro di ogni video un ingrediente fondamentale: la nostra passione per il marketing. 

Continuate a seguirci sui nostri canali perché continueremo a tenere sott’occhio la piattaforma durante i prossimi mesi e vi terremo sempre aggiornati su tutti i cambiamenti del mondo Social.

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Sabrina Pipolo
Sabrina Pipolo

Anche nelle situazioni in cui non è coinvolta, è presente con gli altri. Assorbe informazioni come una spugna e quando si tratta di creare contenuti social, è impossibile fermarla.